maceleneo ha scritto:il gatto uccide in continuazione prede che non ha nessun'intenzione di mangiare: lo fa spinto da quell'istinto che ha come obiettivo principale la sopravvivenza, siamo d'accordo, ma lo fa anche in maniera gratuita. la differenza tra il gatto e il cacciatore, per come la vedo io, sta nel fatto che il gatto non può porsi nessun interrogativo morale, mentre il cacciatore può farlo e lo fa, solo che considera che il piacere di cacciare valga la vita delle sue prede. alla stessa maniera chi mangia carne considera che il sapore del suo piatto di carne valga la vita degli animali di cui si nutre. non sto mettendo le due cose sullo stesso piano, ma in nessuno dei due casi si tratta di sopravvivenza, sebbene in entrambi i casi si tratti di due piaceri (quello della caccia e quello del mangiare carne) connessi all'istinto di sopravvivenza.
Il gatto addomesticato uccide il topo, quando questo succede, senza poi mangiarlo perché abituato a trovare il cibo senza necessità di cacciare, ma il suo impulso predatorio presente nel DNA, lo induce a cacciare il roditore, perché essendo un carnivoro non ha del tutto dimenticato il suo ruolo di cacciatore. Parlo di ruolo, perché un ecosistema si basa appunto su di un complesso dove per mantenere un equilibrio, le proporzioni devono risultare costantemente paritarie.
Io non sono amante della caccia, anzi, tutt'altro. Ritengo però che una corretta alimentazione onnivora, sia la più appropriata per un umano. Non dimentichiamoci che le proteine animali ci hanno permesso di sviluppare la dimensione cerebrale. Gli scimpanzé, ad esempio, che seguono una dieta povera di carne, non sono riusciti ad aumentare la loro massa cerebrale, eppure le affinità tra loro e gli ominidi, che iniziarono ad alimentarsi quasi esclusivamente di carne, sono piuttosto evidenti.
Ritengo quindi che il mangiare carne, non sia da considerarsi un semplice piacere (a me piace di più una buona pasta), ma una effettiva necessità dietetica.
Quanto al discorso di Insanity, mi trova assolutamente d'accordo. L'uccisione di un animale dovrebbe avvenire, secondo il mio parere, solo ed esclusivamente per scopi alimentari e utilizzi diversi (pellame, ecc.) solo dagli animali macellati a scopo alimentare. Abbiamo una serie di fibre, specialmente sintetiche, che ci permettono di superare il discorso pellicce ed affini, anche se, essendo di derivazione petrolifera, un certo impatto ambientale viene comunque provocato.
Un aneddoto... leggevo una relazione di un medico vegetariano dove spiegava gli sviluppi di alcune scoperte (non correlate all'alimentazione vegetale) effettuate da due scienziati. Divertente quando dice che i due scienziati sono "non per nulla" vegetariani, omettendo però di un certo Adolf Hitler, vegetariano anch'esso.....
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